Psicoterapia della Gestalt

Che cosa significa terapia della Gestalt...

“Vi è un punto che non sottolineerò mai abbastanza: il lavoro corporeo costituisce parte integrante della teoria della Gestalt. La Gestalt è una terapia olistica, il che significa che essa tiene conto dell’organismo nella sua totalità e non soltanto la voce, il verbo, l’azione o qualsiasi altra cosa”. Laura Perls

La psicoterapia della Gestalt nasce negli anni 50 circa negli Stati Uniti, dallo psicoanalista tedesco Frederick Perls, dalla moglie Laura Posner e da un gruppo di intellettuali statunitensi, tra cui Paul Goodman e Isadore From.
L’approccio fenomenologico-relazionale della psicologia della Gestalt considera la nascita della soggettività dall’incontro tra organismo (essere umano) e ambiente( essere umano che ambiente fisico), al confine di contatto e include entrambi in una co-creazione.

Le basi dell Gestalt..

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Nel 1942 Fritz Perls, scrisse ‘ l’io, la fame e l’aggressività’ sviluppando le basi della Gestalt con il concetto di aggressività orale come energia centrale dell’uomo. Aggressività necessaria per crescere e sopravvivere, soddisfacendo i propri bisogni dell’uomo, allontanandosi così dalla concezione psicoanalitica Freudiana;  del primato della libido, e il tema dell’aggressività venne affermata con forza.

In “Io, fame e aggressività”, Perls pone la fame alla base dei bisogni dell’individuo e descrive lo spuntare dei dentini nel bambino come metafora della sua capacità di discriminare e selezionare le cose che ingoia psicologicamente dall’ambiente.

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L'approccio con il mondo..

Il bambino, che con i suoi denti nuovi sviluppa contemporaneamente il senso del gusto, è ora in grado di assaggiare, masticare, scegliere se ingoiare o sputare il cibo, lo può quindi digerire e assimilare dopo averlo selezionato e destrutturato introducendo così il concetto di ‘aggressività dentale’.
L’approccio con il mondo diventa più critico e autonomo e nel bambino inizia a formarsi una personalità individuale.
L’aggredire l’ambiente è visto come l’andare verso, il voler assaggiare e fare esperienza, mantenendo il senso di sé mentre ci si apre verso il contatto con l’ambiente: l’aggressività è dunque la nostra capacità di relazionarci, di rischiare, di essere creativi e di avere un impatto sul mondo.
Secondo F. Perls la capacità di affermazione e di auto-sostegno si sviluppa quindi molto precocemente ed è la sua inibizione, il blocco dell’aggressività dentale e l’assenza della capacità di dire no, che produce impotenza, violenza e senso di morte.
Il ‘viaggio’ della vita, quindi inizia con ‘l’altro’ e mira alla pienezza di un contatto (incontro) e le varie modalità di contatto e delle sue interruzioni, determineranno il nostro modo di essere.

Il contatto è un processo creativo..

che esprime l’unicità dell’individuo, di crescita e di cambiamento che coincide con l’esperienza. Il processo di contatto permette all’individuo di imparare a orientarsi nel mondo e di agire su di esso al fine di assimilare le novità e di crescere.

Le interruzioni del fluire spontaneo del contatto, invalidando il ciclo di contatto e il suo andamento normale lasciando delle gestalt aperte, cioè figure o esperienze emerse ma non concluse, non sufficientemente elaborate e quindi bloccate o interrotte.
Nella psicoterapia della gestalt, si farà quindi attenzione alle diverse esperienze di contatto sia del passato sia del presente, con lo scopo di aiutare il paziente a ripristinare un contatto con l’ambiente fluido e spontaneo.
In una seduta terapeutica il paziente tenderà a proporre una modalità al confine di contatto con il terapeuta ed è l’attenta osservazione del momento presente. Questo permette a entrambi, terapeuta e paziente, di comprendere e prendere consapevolezza di come e dove il contatto viene interrotto o disturbato.

L'importanza del corpo...

Altro elemento importante nella psicoterapia della Gestalt è il corpo.
Il contatto con l’ambiente avviene, infatti, attraverso l’esperienza corporea, con le sue sensazioni, emozioni, impulsi, canali fondamentali per la comprensione profonda dell’uomo. Elementi che costituiscono l’espressione di quell’energia vitale pronta a liberarsi ed esprimersi. E’ nel corpo che si raccolgono le memorie dei contatti precedenti, e si creano i contatti attuali.  Pertanto non si darà importanza alla sola parola del paziente ma a tutto il corpo-mente, e come sostiene Galimberti: “ L’esperienza della nostra corporeità non è l’esperienza di un oggetto, ma del nostro modo di abitare il mondo.”

Per ulteriori approfondimenti sulla teoria della gestalt e sull’importanza del corpo in psicoterapia si possono consultare :

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https://www.stateofmind.it/2016/03/gestalt-teoria-terapia/

https://www.stateofmind.it/2015/11/psicoterapia-neuroscienze-modificazioni-cervello/

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Dottoressa Isabella Bonapace 
Psicologa Psicoterapeuta della Gestalt Torino.

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