elaborazione del lutto

Elaborazione del lutto

Sono tantissime le situazioni che possono farci crollare il mondo addosso, la perdita o la separazione da una persona amata è una di quelle. Il lutto è uno stato di dolore emotivo del tutto normale che accompagna la scomparsa di una persona importante e significativa.

L’esperienza del distacco, che sia per morte o per separazione, e un’esperienza che segna uno spartiacque nel percorso della vita della persona; c’è un ‘prima’ e un ‘dopo, nulla è come prima, nulla rimane lo stesso e la vita prende un altro colore, un altro gusto, facendo vacillare, in alcuni casi, il senso della nostra esistenza.

Per cordoglio (dal latino cor-dolium = il cuore che duole) s’intendono le reazioni, il travaglio di chi vive una perdita, e coinvolgono la sfera emotiva, cognitiva e comportamentale e Il tipo di perdita definisce l’intensità e la durata del cordoglio.

Molto spesso troviamo reazioni come:
-Reazioni difensive che servono a placare la sofferenza psichica.
-Una ricerca di attribuzione di responsabilità dell’accaduto che porta molto spesso a rimproverare se stessi o gli altri.
-Pensieri intrusivi
-Cambiamenti nella concezione che la persona ha di sé.

Queste ed altre reazioni, le troviamo nelle diverse fasi che caratterizzano il cordoglio e i tempi e i modi della loro elaborazione, varia da persona a persona.

La prima fase del cordoglio di ‘stordimento o di incredulità’ dell’accaduto, può durare da qualche ora a qualche giorno, soprattutto quando si tratta di un lutto complicato . In questa fase, l’angoscia di aver perso definitivamente una figura affettivamente significativa è talmente alta che la persona può arrivare anche a negare l’evento luttuoso.

La seconda fase di ‘cordoglio acuto’, la persona ha una maggior consapevolezza e accettazione della perdita, ma potrebbe perdere l’interesse per le normali attività quotidiane, piangere spesso, avere sentimenti di solitudine, avere insonnia e perdere l’appetito.
E’ in questa fase che potrebbe anche comparire un’intensa preoccupazione per l’immagine del defunto.

Nella terza fase di ‘risoluzione del processo di cordoglio’ vi è una graduale ripresa delle attività quotidiane e una riduzione dei pensieri relativi alla persona defunta.

Perché andare da uno psicoterapeuta dopo aver subito un lutto?

Non sempre è possibile rialzarsi da soli dopo un’esperienza così intensa, e l’ascolto di un’amica o un famigliare non sempre bastano per ritrovare la propria strada e ricominciare a vivere.

La psicoterapia, con i suoi strumenti psicoterapici, aiuta la persona a comprendere ed elaborare i propri vissuti, i propri sentimenti, a imparare a gestire i pensieri intrusivi e gli interrogativi irrisolti oltre allo stress psicofisico connesso alla reazione di perdita.

Lo psicoterapeuta aiuta la persona nell’elaborazione del lutto per trovare un nuovo equilibrio, più funzionale alla situazione nuova, liberando risorse ed energie per il raggiungimento di un nuovo equilibrio di vita.

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Dottoressa Isabella Bonapace 
Psicologa Psicoterapeuta della Gestalt

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