Ognuno di noi ha un profilo emotivo diverso, alcuni si lasciano prendere dalle emozioni rapidamente, e quando accade, l’esperienza è assai intensa dura a lungo e svanisce progressivamente. Altri invece manifestano un profilo opposto e dagli studi fatti sulle emozioni, sembrerebbe che quelli del primo profilo incontrano maggiori difficoltà a decidere se e come esprimere le loro emozioni.
Secondo Paul Ekman,-Professore Emerito presso la Facoltà di Medicina dell’Università della California a San Francisco e studioso da più di quarant’anni sull’universalità del comportamento emotivo umano-, ci sono alcune caratteristiche che ci permettono di distinguere le emozioni da altri stati mentali.
La prima è che la maggior parte delle emozioni comportano l’emissione di un segnale universale e specifico, comunicando agli altri cosa sta succedendo dentro di noi, mentre per i pensieri non c’è un segnale distintivo che ci permetta di identificarli ad esempio, nessuno potrà dire se sto pensando al mio gatto. Ma ci sono delle eccezioni: l’imbarazzo e i sensi di colpa ad esempio non hanno dei segnali universali e specifici ma più soggettivi. Alcune persone arrossiscono per l’imbarazzo o per la colpa altri no. In senso generale assomigliano più alla tristezza.
La seconda caratteristica delle emozioni è che possono essere attivate automaticamente in meno di un quarto di secondo. Questo tempo così breve, non permette all’emozione di rientrare nella sfera della consapevolezza e quindi la loro valutazione della situazione è automatica.
La terza caratteristica delle emozioni è la più controversa, e consiste nella mancanza di consapevolezza circa l’emozione stessa. Quante volte ci capita di leggere un libro e a un certo punto ci accorgiamo che stiamo pensando alla gita fatta in montagna o ad altro. Oppure siamo talmente presi dall’emozione che non ci accorgiamo di esserlo fin quanto non c’è qualcuno che osservandoci ci dice. “Ehi! Ti stai facendo prendere dall’emozione!”
La non coscienza delle emozioni
La quarta caratteristica è che l’emozione non è patrimonio esclusivo della razza umana. Anche altri animali sperimentano emozioni come le nostre.
La quinta caratteristica delle emozioni è che ossono durare soltanto pochi secondi. A volte possono protrarsi per alcuni minuti o addirittura un’ora, ma non sono mai presenti, continuamente, per un giorno intero. Le emozioni vanno e vengono. Dopo un eccesso emotivo torniamo a una condizione neutrale, anche se non tutti con la stessa rapidità.
Per riassumere, le caratteristiche di un’emozione sono le seguenti: la presenza di un segnale, la valutazione automatica, l’iniziale inconsapevolezza, il non essere un fenomeno unicamente umano, la breve durata.
Un altro aspetto importante delle emozioni è che sono accompagnate da alcune sensazioni corporee, di cui non sempre siamo coscienti.
Tutte le emozioni possono essere nocive o utili, ma ciò che è importante è sviluppare un sistema di monitoraggio che ci permetta di capire immediatamente quando ci stiamo lasciando trasportare da un’emozione, in modo da avere il tempo di scegliere come esprimerla.